Terremoti, dove si verificano e che rischi si corrono

terremotoI terremoti evocano immagini terrificanti di terra che oscilla e si muove come se fosse mossa da una forza diabolica proveniente dall’abisso. A differenza dei tornado o degli uragani, i terremoti di solito colpiscono senza preavviso e purtroppo alcune parti del mondo sembrano essere molto più esposte delle altre.

Per esempio, in Nord America quando si sente la parola “terremoto”, di solito si pensa a Los Angeles, San Francisco o forse all’Alaska. Ma sono stati registrati terremoti importanti anche a Boston, Charleston, nella Carolina del Sud, e Long Island. Sorprendentemente, il potenziale maggiore per un potente terremoto nordamericano non si trova sulla costa del Pacifico o dell’Atlantico, ma piuttosto negli Stati dell’America centrale.

Ciò premesso, il capostipite dei grandi terremoti americani si è per esempio verificato tra il 1811 e il 1812 sulla faglia di New Madrid (a metà strada tra St. Louis e Memphis, sotto il Mississippi). Questi terremoti di magnitudo 8,0 o superiore scossero gli interi Stati Uniti, influenzando la topografia del continente nordamericano più di qualsiasi altro terremoto nella storia registrata. La scossa fu così forte che vaste aree sprofondarono nella terra, si formarono nuovi laghi, 150.000 acri di foreste furono distrutti e il fiume Mississippi corse all’indietro, cambiando permanentemente il suo corso.

Peraltro, è utile ricordare come buona parte di quei territori che negli anni sono stati ritenuti più soggetti ai terremoti, siano diventati densamente popolati. Per anni i geologi non si sono chiesti se, ma quando, il grande terremoto colpirà e gli scienziati ritengono che esista una probabilità significativa che un terremoto di magnitudo 6,0 o superiore colpisca nel prossimo futuro, causando perdite catastrofiche di vite umane e danni materiali per miliardi. Diverse città del Nord America hanno guardato in faccia la canna di un cannone sismico carico, sperando in un altro giorno di grazia. Nonostante ciò, però, si continua a ripopolare proprio quelle zone a maggiore rischio…

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