Qualche anno fa sarebbe stata considerata un’ipotesi piuttosto “strana”, ma oggi – con i tassi di interesse ai minimi storici – si deve fare i conti anche con mutui a tasso di interesse variabile, basati su un Euribor che è sceso in territorio di negatività. Ma cosa accade a tali finanziamenti?
Cominciamo con il ricordare che le conseguenze dipendono dalle condizioni fissate nel contratto di mutuo, che dunque vi consigliamo di consultare. In particolare se nelle righe del contratto è prevista una clausola di tasso di interesse minimo (potete trovarla anche come “floor clause“), significa che lo spread andrà ad essere applicato a partire da un certo tasso di interesse minimo, al di sotto del quale non si potrà scendere, e che può anche essere zero (e anche nell’ipotesi in cui l’Euribor sia sceso in territorio negativo).