Mercato del lavoro: miglioramento solo per gli over 50

Nel corso del terzo trimestre dello scorso anno – affermano gli ultimi dati ufficiali diramati da Istat & co. – l’occupazione è risultata essere in crescita su base annua di 239 mila occupati, ma i benefici sembrano essere relativi quasi esclusivamente per la fascia anagrafica dai 50 anni in su, e in virtù principale degli incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato, il cui effetto ha permesso di controbilanciare la flessione riscontrata sul fronte del lavoro indipendente (-75 mila unità).

Lavorare di più per lavorare meglio: il segreto (dubbio) del CEO di Yahoo

yahoo-76684_960_720Volete migliorare le vostre prestazioni lavorative? Secondo il CEO di Yahoo, Marissa Mayer, non vi sono dubbi: il segreto è nel lavorare di più e, possibilmente, 130 ore alla settimana. Un segreto inconfessabile che, tuttavia, è di dubbia efficacia. Tant’è che – sottolineano i più critici, l’azienda della Mayer sta per essere risucchiata nel vortice della Verizon, e il suo ruolo è quanto meno in bilico.

Successo nel lavoro, la laurea serve?

leave-364178_960_720La laurea serve per avere successo nel lavoro? Forse no. Almeno, così pare guardando l’indagine condotta dalla compagnia di assicurazioni GoCompare, che è andata a spulciare i profili dei 100 miliardari apparsi nelle liste Forbes dei più ricchi del mondo negli ultimi vent’anni.

Ebbene, come riportato anche sulle pagine del CorrierEconomia, se è vero che il 76% di questi ha un diploma di laurea (il 23% di loro anche un master, e il 6% pure un dottorato), il restante 24% no. Ciò significa che uno su quattro (e la percentuale non è poi così irrilevante) ce l’ha fatta senza bisogno di concludere gli studi.

Quanto guadagna un ingegnere?

algebra-1238600_960_720Se state pensando di intraprendere la carriera di ingegnere, è molto probabile che possiate aver domandato almeno una volta quanto guadagni, realmente, un professionista appartenente a tale categoria. Ebbene, stando a quanto suggeriscono le stime più attendibili, dal 2007 al 2014 il crollo della remunerazione per gli ingegneri sarebbe stato pari addirittura al 20 per cento, con passaggio dagli oltre 40 mila euro annui pro capite a circa 32 mila euro.

Il tutto, in uno scenario che è stato contraddistinto dal 27 per cento dei liberi professionisti fino a 35 anni che lo scorso anno ha registrato una flessione di fatturato, e da una percentuale che sale fino al 56,2 per cento tra gli ultracinquantenni. Così, oltre l’80 per cento degli ingegneri invoca il ritorno delle tariffe professionali, sostenendo (per il 43,6 per cento) che queste, anche se non vincolanti, sarebbero comunque un importante riferimento per i committenti contro, inoltre, una quota (per il 39,9 per cento) che sarebbero però utili solo se vincolanti per i committenti.

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