Nell’area euro, stando a quanto asseriscono le ultime statistiche ufficiali in merito, le vendite al dettaglio hanno corretto di -0,1 per cento mese su mese nel corso di gennaio da -0,5 per cento mese su mese(dato rivisto al ribasso da -0,2 per cento e terzo calo consecutivo mensile), deludendo le aspettative, che erano per un aumento.
I consumi destagionalizzati tedesco e francese hanno invece entrambi segnato un calo di – 0,8 per cento mese su mese, contro -0,6 per cento mese su mese in Belgio, mentre probabilmente i dati da Italia e Spagna dovrebbero in parte aver bilanciato con un contributo positivo.
Peraltro, sempre secondo le ultime statistiche ufficiali pubblicate, lo spaccato per tipologia di prodotto evidenzia una flessione di -0,2 per cento mese su mese per il comparto non-alimentare e di -0,1 per cento mese su mese per quello alimentare e tabacchi, mentre la spesa in carburanti ha rimbalzato dello 0,8 per cento su base mensile da -0,5 per cento su base mensile. La variazione annua rimane a 1,2 per cento, come a dicembre, impostando il trimestre in corso per una contrazione dei consumi di -0,5 per cento su base trimestrale da +0,7 per cento trimestre su trimestre.
Tra gli altri dati macro usciti, rileviamo anche come la seconda lettura del PMI composito abbia confermato una discreta crescita a febbraio su gennaio, grazie alle spinte di quello tedesco. Rivisto infine al ribasso l’indice per i servizi dell’eurozona. L’attuale livello dei PMI è comunque compatibile con l’idea – preventivata dagli analisti – di un PIL in accelerazione a 0,5 punti percentuali su base trimestrale nel corso del trimestre in esame. Vedremo se i prossimi mesi riusciranno a confermare o smentire le tendenze che si stanno attualmente consolidando in questo periodo di inizio 2017.