La fimosi

apparato sessualeLa fimosi si riferisce alla impossibilità di ritrarre il prepuzio distale sul glande. La Fimosi fisiologica occorre in modo naturale nei neonati maschi. La Fimosi patologica definisce l’incapacità di ritrarre il prepuzio dopo che è stato precedentemente retraibile o dopo la pubertà, di solito secondaria alla cicatrizzazione del prepuzio.

Marijuana, potrebbe rallentare la degenerazione del cervello

Un recente studio afferma che il Thc, il principio attivo della cannabis, sarebbe in grado di contrastare il declino cognitivo che è legato all’invecchiamento, e sarebbe altresì utile per poter prevenire l’insorgere di demenze senili. Tutto bene, dunque? Non proprio, perché se è vero che lo studio afferma che per i più anziani i benefici sarebbero significativi, è anche vero che per i giovani vi sarebbe un effetto contrario. Condotto solamente sui topi, lo studio sembra poter aprire un nuovo filone di valutazione sugli effetti della marijuana nel breve e nel lungo termine.

Caffè verde: dalla natura per dimagrire

caffé verdeL’estratto di caffè verde è uno degli integratori che negli ultimi anni ha suscitato maggiore interesse per le sue proprietà dimagranti, come si può leggere sul sito prodottiperdimagrire.net. Si tratta del classico caffè, quello che beviamo ogni mattina, ma i chicchi non vengono torrefatti, rimangono allo stato naturale, di colore verde pistacchio. Con i semi di caffè verde si può preparare una bevanda, dal sapore ben diverso rispetto al classico caffè; più spesso però c’è chi preferisce assumere questa sostanza contenuta come estratto in integratori specificatamente indicati per il dimagrimento rapido.

Dimagrire senza fatica

frutta dietaÈ veramente possibile dimagrire senza fatica? La risposta a questa domanda è abbastanza articolata, anche perché molto dipende dai singoli soggetti. Se una persona intende semplicemente ritornare al suo peso forma, perdendo un massimo del 5% del peso totale, allora basta modificare alcune delle abitudini quotidiane, oppure seguire i consigli alimentari del sito prodottiperdimagrire.net. Nei casi in cui invece il peso corporeo sia molto elevato, allora forse è come prima cosa necessario recarsi dal medico.

Caffè, 3 tazzine proteggono dal cancro alla prostata

Secondo quanto recentemente emerso sulla base di una ricerca condotta dagli esperti dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’IRCCS Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma, su un campione di 7.000 uomini, il caffè – meglio se non decaffeinato – potrebbe rappresentare un’arma in aiuto della prevenzione del cancro alla prostata. Da tre o più tazzine al giorno, infatti, si potrebbero ridurre di oltre il 50% il rischio di tale tumore.

Zucchero, un uso eccessivo fa invecchiare il cervello

Secondo quanto emerge da una ricerca che ha prodotto due articoli sugli effetti delle bibite zuccherate e sulle diet, ad opera del Framingham Heart Study’s Offspring and Third Generation, nel Massachussetts (USA), consumare troppe bibite zuccherate produrrebbe un prematuro invecchiamento del cervello.

Quanto bevono i giovani italiani

Quanto bevono i giovani italiani? Quanto sono amanti degli alcolici? A rispondere a questa e altre domande è l’Iss, che nel suo ultimo osservatorio nazionale sull’alcol afferma che sarebbe cresciuta dal 38,8 per cento al 43,3 per cento la quota di coloro che beve alcol occasionalmente, mentre diminuirebbe dal 29,2 per cento al 26,1 per cento la quota di chi beve alcol fuori dai pasti.

Ictus, danni ridotti grazie a un veleno

Curare l’ictus, e ridurre i suoi danni, attraverso un veleno. È quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori della Queensland University e della Monash University, australiane, che avrebbero individuato un peptide presente nel veleno di uno dei ragni più velenosi d’Australia – il ‘ragno dalla ragnatela a imbuto’ o ‘ragno dei cunicoli’, o – meglio – Hadronyche infensa – e che sarebbe in grado di conservare il cervello dalla perdita dei neuroni che sarebbe conseguente a un ictus.

Basta un tè al giorno per ridurre i rischi di demenza

Che il fosse un alimento ricco di benefici era ben noto. Non lo era in tali termini sapere, invece, che bere una tazza di tè al giorno –nero o verde o di altre varietà – sarebbe in grado di dimezzare i rischi di demenza senile di una percentuale addirittura pari al 50 per cento. Dunque, il tè può svolgere un ruolo davvero molto importante sul fronte della prevenzione, con un contributo fondamentale per contrastare la demenza e con una percentuale che sale all’86 per cento nella popolazione composta da chi è portatore di una mutazione genetica che favorisce i disturbi del declino mentale (il gene APOE, che in una specifica variante sarebbe in grado di favorire lo sviluppo dell’Alzheimer).

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