Il linguaggio del corpo comprende una varietà di forme, tra cui espressioni facciali, gesti, movimento degli occhi e postura. Include espressioni facciali volontarie e gesti usati per controllare il flusso della comunicazione interpersonale; può anche includere il controllo del comportamento corporeo che non è sempre consapevole.
Ciò premesso, il linguaggio del corpo è uno dei tre indizi usati nell’interazione sociale (oltre alla parola e al tatto) e coinvolge la comunicazione non verbale tra esseri umani. Può essere usato per esprimere un’emozione o un pensiero, per manipolare gli altri a sentirsi in un certo modo o semplicemente per attirare l’attenzione. Il linguaggio del corpo può servire a scopi funzionali, come attirare l’attenzione di un’altra persona, mostrare interesse in ciò che un’altra persona sta dicendo, ecc.
Serve anche a scopi sociali, come indicare un atteggiamento amichevole o ostile verso un’altra persona, indicare se una persona è a suo agio con un’altra, o mostrare i propri atteggiamenti o le proprie convinzioni su qualcosa. Può anche essere usato per pubblicizzare che si sta cercando un partner sessuale.
Il linguaggio del corpo implica l’osservazione inconscia dei movimenti naturali del corpo umano, come i gesti e la postura. In questo modo, il linguaggio del corpo è una forma di comunicazione interpersonale. Il termine implica l’esistenza di una gamma di comunicazione che comprende quegli atti che non richiedono la parola. Il linguaggio del corpo è anche conosciuto a volte come cinesica dalla sua prima identificazione nel lavoro del dottor Meredith Regan nel 1955. Il campo è diventato popolare in gran parte grazie agli sforzi di esperti famosi come Paver, Birdwhistell e Mehrabian.
Il linguaggio del corpo può essere più accurato del tono della voce nel trasmettere uno stato d’animo o un atteggiamento. Il linguaggio del corpo può infatti essere controllato coscientemente, ma può anche essere il risultato di un condizionamento culturale o emotivo. Il linguaggio del corpo è una forma di comunicazione non verbale. Sfrutta gli indizi e i segnali umani naturali per mostrare agli altri atteggiamenti e intenzioni. Consiste in espressioni facciali, gesti delle mani, postura e movimenti degli occhi.
Evidenziamo in tal proposito come il campo della cinesica comportamentale sia emerso negli anni 1920 come una propaggine della psicoanalisi. Parte della teoria psicoanalitica, il linguaggio del corpo era legato allo studio della mente o degli stati mentali. Dopo la seconda guerra mondiale, gli scienziati sociali e gli psicologi iniziarono a criticare lo studio della psicologia, che ignorava i fattori situazionali e le influenze ambientali. Questo fu l’inizio del comportamento non verbale, lo studio delle influenze ambientali sul comportamento. Il nuovo campo si dimostrò utile in diversi modi:
Come risultato, emersero manuali per gli agenti delle forze dell’ordine e per il personale di sicurezza che potevano imparare di più sulla prevenzione delle attività criminali, incluso come identificare le sottili espressioni facciali o altri indizi del linguaggio del corpo che potevano aiutare a localizzare le armi o dire se una persona stava mentendo.
L’antropologo americano Edward T. Hall fu tra i primi scienziati a studiare le differenze interculturali nella comunicazione non verbale. Ha anche sviluppato una delle prime teorie sullo spazio personale. Il linguaggio del corpo può essere in grado di aiutare le persone con disturbi dello spettro autistico ad esprimere meglio le emozioni e a socializzare in modi che possono comprendere più delle sole parole.
I neurologi credono che gli esseri umani siano cablati per controllare i loro corpi in certi modi. Suggeriscono che questo può essere dovuto all’esistenza dei neuroni specchio, che danno alle persone un senso di come gli altri intorno a loro potrebbero sentirsi durante le interazioni sociali.